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Calcio | 01 luglio 2016, 14:52

Domani il sanremese Stefano Sturaro contro la Germania agli Europei: la vigilia nell'intervista a papà Roberto

“La sto vivendo da padre e da tifoso, quindi come padre sono emozionato e felice che lui sia lì. Da tifoso spero che possa dare una mano alla squadra, per raggiungere un risultato positivo”.

Domani il sanremese Stefano Sturaro contro la Germania agli Europei: la vigilia nell'intervista a papà Roberto

Tra poco più di 24 ore l’Italia (e ovviamente anche la Germania), si fermerà per il match valevole per i quarti di finale dei campionati Europei, in corso di svolgimento in Francia. Una partita da considerare un ‘classico’ per i tornei continentali ed intercontinentali, che non può che ricordare epiche sfide, soprattutto nel ’70 (il mitico 4-3), nell’82 (la finale vinta a Madrid), nel 2006 (la semifinale vinta a Dortmund ai Mondiali) e nel 2012 (la semifinale agli Europei vinta sempre 2-0).

La città di Sanremo avrà un motivo in più per seguire con grande attenzione la partita di domani sera, ovvero l’esordio dal primo minuto del ‘matuziano’ Stefano Sturaro con la maglia azzurra agli Europei. A dir la verità l’esordio dall’inizio c’è già stato, ma visto che la nazionale scesa in campo contro l’Irlanda è stata considerata una ‘Italia 2’, quella di domani può essere considerato una vera ‘prima’ per Stefano.

Visto che è assolutamente impossibile raggiungere Stefano nel ritiro di Montpellier, dove oggi si conclude la preparazione della partita, abbiamo deciso di intervista quello che possiamo considerare il primo tifosi di Stefano, ovvero suo padre, il Dottor Roberto Sturaro. Con il trolley già pronto per andare a prendere domani l’aereo da Nizza per raggiungere Bordeaux dove si giocherà la partita (ore 21), papà Sturaro è ovviamente emozionato e ci racconta come sta vivendo questa esperienza ‘europea’ del figlio: “La sto vivendo da padre e da tifoso, quindi come padre sono emozionato e felice che lui sia lì. Da tifoso spero che possa dare una mano alla squadra, per raggiungere un risultato positivo”.

Quando lo ha visto entrare nel match contro la Svezia è stata un’emozione particolare, oppure si è abituato dopo le sue esperienze in Serie A ed in Champions League? “L’emozione è sempre forte, ma forse rappresentare l’Italia è un momento davvero magico ed un pizzico di emozione in più c’è stato”. In questi giorni ha sentito spesso suo figlio: “Lo sento poco perché tendenzialmente non voglio mettergli più pressione di quanto ne ha già. Quando ci sentiamo scambiamo solo qualche parola. Gli chiedo semplicemente come sta e se è in forma, ma nulla più. Cerchiamo di non parlare di calcio, in modo da non aggiungere tensione a questi momento. Non parliamo di calcio”. Dal dopo Italia-Spagna, sui media e sui giornali non si è fatto altro che parlare dell’infortunio di Daniele De Rossi che, condito dalla squalifica di Thiago Motta, ha portato tutti a pensare che il sostituto ideale sarebbe stato Stefano. Ha chiesto a suo figlio se, tutto questo gli ha portato maggiore pressione? “Si ma il giusto” ha risposto Stefano al padre, confermando di essere un serio professionista.

Avete parlato della partita di domani: “No, non ne abbiamo parlato sempre per evitare ulteriore pressione”. Come giudica la prestazione di Stefano contro l’Irlanda: “Non ha fatto una grandissima partita. Anche se non sono un tecnico evidentemente c’era qualcosa che non quadrava ed anche lui ha giocato una partita non all’altezza delle sue prestazioni”. Forse Stefano ha bisogno di un pizzico di pressione in più e lo ha dimostrato quando è stato buttato nella mischia contro il Real Madrid, nella semifinale Champions della stagione passata, quando salvò sulla linea di porta su James e segnando il gol dell’1-2, quest’anno a Torino contro il Bayern Monaco: “Sono assolutamente d’accordo – ci ha detto Roberto Sturaro – perché probabilmente Stefano da di più in situazione estreme. Ha bisogno del ‘pathos’ della partita e quella di domani ne avrà sicuramente tanto”.

Guarderà la partita da casa o raggiungerà Stefano a Bordeaux: “Andiamo su ma facciamo ‘toccata e fuga’. Cerchiamo di stare vicino a Stefano in questo momento importante. Domattina partiamo da Nizza, ma rientreremo subito dopo la gara”. Un pronostico? “Non ne faccio perché non ci azzecco mai. Abbiamo sicuramente davanti una squadra fortissima ma nel calcio non si sa mai”.

Carlo Alessi

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