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In Breve

| 18 aprile 2017, 08:01

Francesco Curinga al Manx GP: “Partecipo perché sento che è l’anno giusto”, l'intervista di Marta Covioli

E’ arrivata l’attesa conferma ufficiale della partecipazione del pilota ponentino al Manx Grand Prix 2017.

Francesco Curinga al Manx GP: “Partecipo perché sento che è l’anno giusto”, l'intervista di Marta Covioli

Il fortissimo pilota sanremese sarà in pista (o meglio, in strada) all’Isola di Man nell’evento di agosto (19/08 – 1/09) che si svolge sullo stesso tracciato del Tourist Trophy. Oltre 250 curve da memorizzare per un totale di 60.7 km al giro, in uno degli scenari più rappresentativi del motociclismo “duro e puro”.

Una sorta di “gara d’accesso al TT”, ma con tutti i pericoli, le insidie e le emozioni dell’evento di giugno. Vero e proprio maestro delle gare in salita, il 42enne Curinga ha negli ultimi anni sbancato letteralmente sia il CIVS che l’Europeo, arrivando addirittura a doppiare, in alcuni casi, i secondi classificati in termini di punti nel campionato. Oltre a vincere tutte le gare in programma.

Figlio del meccanico Vincenzo Curinga, a sua volta pilota di regolarità, Francesco rimase affascinato dalle corse su strada sin da piccolo e decise che quello sarebbe stato il suo obiettivo: i titoli nel Campionato Italiano Velocità in Salita fioccarono nel 2003, 2006, 2009, 2010, 2014, 2015, 2016, oltre alle vittorie del campionato Europeo nel 2014, 2015 e 2016. Uno specialista della 600cc, ultimamente senza speranza alcuna per gli avversari.

Sposato con la Presidentessa del Moto Club Squadra Corse Badalucco, Serena Biagioni, Francesco è stato anche parte attiva per anni nell’organizzazione della locale gara in salita Carpasio-Prati Piani. Ed ora è arrivato un nuovo entusiasmante progetto, il Manx Grand Prix, durante il quale Curinga correrà nelle classi Newcomers A (gara dedicata agli esordienti all’Isola di Man) e Junior. 

Francesco, come mai la volontà di correre all’Isola di Man? C’è stato un momento particolare in cui ne hai sentito il richiamo? Voglio coronare la mia carriera con un sogno, perché per noi che amiamo le corse stradali l’Isola di Man è davvero un sogno, il massimo. Non c’è stato un momento particolare, semplicemente ora ne ho la possibilità e ci proviamo, sento che è l’anno giusto. 

Ma è una cosa che sogni da tempo? Assolutamente sì, ma non ho mai avuto lo stimolo giusto e la possibilità economica. Ora li ho e ho anche avuto la spinta di mia moglie. 

Tua moglie Serena ti ha dato la spinta per correre all’Isola di Man? Sì sì, credo sia l’unica al mondo! A noi sembra il momento giusto ed è contentissima. Se c’è l’appoggio anche della famiglia allora non ti manca proprio niente. 

Voi avete già fatto la vostra prima visita all’Isola di Man durante il weekend dedicato ai newcomers, facendo qualche giro in macchina con degli istruttori per prendere confidenza con il tracciato. Che posto hai trovato? Un posto fantastico, non si riesce a spiegare, devi viverlo! Appena metti piede sull’Isola capisci quanto sia speciale l’ambiente, quanto le persone siano fantastiche e disponibili, ma soprattutto appassionate di questo sport. Sei considerato quasi un idolo anche se sei l’ultimo arrivato, dal primo all’ultimo siamo tutti rispettati, questo mi ha fatto molto piacere. E poi erano tutti pronti a chiarire i miei dubbi e le mie domande. Ho trovato veramente delle brave persone. 

Era qualcosa che più o meno ti aspettavi, magari grazie ai racconti di altre persone come il tuo amico Stefano Bonetti? Mi aspettavo un ambiente accogliente ma non così tanto, non mi immaginavo una disponibilità del genere. 

Come ti preparerai al Manx? Hai in programma altre visite all’Isola prima di agosto? Se avessi la possibilità economica mi piacerebbe andarci ancora un weekend, dopo il TT magari, per trovare tutto tranquillo come la prima volta che ci sono stato; non sarebbe male poter ripassare ancora un pochino il tracciato. Poi ho già comprato la PlayStation2 con il giochino del TT! Invece non mi piace guardare gli onboard, preferisco essere io a fare piuttosto che stare a guardare. Secondo me non mi servirebbe molto studiare giri onboard di altri piloti, perché io la prima volta avrò altre velocità, che riferimenti posso avere guardando un onboard di Dunlop, Bonetti o Pagani? Ognuno ha la sua interpretazione, il suo stile di guida, mi può servire giusto per capire dove vanno le curve ma per questo la mia priorità è tornare di persona all’Isola e fare giri in macchina. E’ un po’ una mia caratteristica quella di non guardare gli altri; se sbaglio, sbaglio io.  

Credi che sia importante allenarsi anche fisicamente? Sto facendo palestra… L’ultima volta l’ho fatta quando avevo 17 anni e solo perché era una scusa buona per fare un giro con il mio 125! E invece da due mesi mi sono iscritto in palestra, sono molto contento, contentissimo…………  

Si vede, sì! E con quale moto e team correrai al Manx Grand Prix? Con il CBR600RR che ho comprato a luglio 2016, magistralmente preparato da Corradini. Correrò con il Bemar Racing Team di Cuneo e con Rocknroad Racing.  

Proseguirai anche con le gare in salita di CIVS ed Europeo quest’anno? Farò l’Europeo, ma non il CIVS, se non nella gara di Frosinone che è in concomitanza con l’Europeo. Ho fatto delle scelte, per il Manx abbiamo bisogno di 6 gare in pista per avere la licenza del Mountain Course; o faccio queste 6 gare in pista o faccio il CIVS, tutto non si può avere. E’ una questione sostanzialmente economica, ma sono anche un po’ deluso dal CIVS, sono anni che si parla senza concretizzare niente. Sono deluso sia dal punto di vista di pilota che di organizzatore. Vedremo più avanti, ma ora non ho motivazione per correrci. Sicuramente ci sono legato perché se non fosse stato per il CIVS nessuno mi conoscerebbe; non sono nessuno lo stesso, però se qualcuno mi conosce è grazie al CIVS. Ma sono deluso. 

Cosa ti aspetti da questa esperienza al Manx GP? Hai un obiettivo o semplicemente ti interessa esserci, almeno una volta? Non vorrei peccare di presunzione, ma fare una cosa solo per partecipare non fa parte della mia mentalità. Anche nelle corse che sto facendo adesso in pista per i risultati della licenza, pur sapendo che non servono a niente e conta solo arrivare al traguardo, io punto sempre a fare del mio meglio. Anche in una gara della parrocchia cerco sempre di dare il massimo e la stessa cosa cercherò di farla all’Isola. Certo, la prenderò con le molle perché è la prima volta, però c’è una gara dedicata agli esordienti al Manx e quindi più o meno so che saremo tutti allo stesso livello, ed è uno stimolo in più per fare bene. Chiaro, ci sono quelli che abitano all’Isola o che hanno la possibilità di andarci più spesso, però saremo tutti debuttanti nella gara dei Newcomers. Comunque non è sbagliato cominciare dal Manx e non subito dal TT, hai meno pressione e la possibilità di fare un buon risultato finale. 

Punterai al Tourist Trophy nel 2018? Ti direi già di sì, ma aspettiamo i risultati di questo Manx ad agosto. Se non ci sono i tempi buoni non mi butto nel Tourist Trophy solo per dire “ho fatto il TT”.  

Il tuo discorso fila perfettamente, non lo fai solo per dire che hai provato a correre all’Isola di Man, non è una cosa “one shot”. Esatto, è un progetto, qualcosa di continuativo. Soldi permettendo, famiglia permettendo, mi piacerebbe arrivare al TT. Non è detto che ci arriverò nel 2018, magari farò due anni il Manx, chi lo sa, vedremo.  

Hai in programma altre gare in questa stagione? Per adesso no, il centro della mia stagione è il Manx GP ed è ad agosto, quindi metterci altre gare non ha senso. Sia economicamente, sia perché sarebbe rischioso, se dovessi avere un problema alla moto avrei buttato una stagione dedicata al Manx per fare una gara prima. 

E cosa ci dici del super meccanico che avrai al Manx GP? Il mio amico Stefano Bonetti sarà al Manx a farmi da meccanico. Mi sta già dando consigli e quando saremo là è obbligato a seguirmi da quando sbarchiamo a quando taglio il traguardo dell’ultima gara, poi si potrà ritenere libero di farsi gli affari suoi, ma prima mi dovrà seguire anche al bagno!

Redazione

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