Potrebbe essere addirittura ampliata, in futuro, la struttura che ospita il campo ippico del Solaro di Sanremo. La conferma è arrivata giovedì scorso a margine della presentazione del ‘Tour dei Fiori’, il concorso ippico internazionale in corso di svolgimento in questo fine settimana.
Non esistono ancora progetti, ma se la ‘Società Ippica Sanremo’ continuasse ad avere un numero di iscritti elevato come adesso e se i concorsi ippici dovessero crescere ancora, la possibilità di ampliamento è davvero fondata. Gli Amministratori di palazzo Bellevue, che hanno lodato il lavoro svolto dalla società che gestisce l’impianto, hanno confermato che gli spazi per allargare la struttura ci sarebbero, ma chiaramente servirebbero progetti e finanziamenti.
Il presidente della Sis, Maria Grazia Valle, ha confermato: “Il campo ippico del Solaro è una struttura ricercata dagli appassionati del settore e da chi cerca un campo in erba per allenarsi. E’ rimasto infatti uno dei pochi con il manto erboso, perfetto ad esempio per chi vuole prepararsi per i campionati europei. Senza dimenticare che è l’unica struttura del genere con la tribuna in muratura e l’unica con… vista mare!”
Secondo il presidente della società che gestisce il campo ippico la struttura deve rimanere comunale: “E’ un fiore all’occhiello per la città e così deve rimanere. Non deve passare ai privati ma solo essere gestita ed il Comune sta lavorando per valorizzarla. Senza dimenticare che la maggior parte delle strutture come la nostra, sono spesso lontano dai centri abitati, non come il ‘Solaro’ da dove in pochi minuti si è nel pieno centro della città”.
Insomma un futuro che sembra particolarmente roseo per il campo ippico del Solaro a Sanremo, grazie alla perfetta sintonia tra l’Amministrazione comunale e la società che lo gestisce. Intanto, dopo il successo della settimana scorsa per il primo weekend dedicato al ‘Tour dei Fiori’, cresce l’attesa per il prossimo che si preannuncia già oggi ‘sold out’ sia per la gara che a livello di presenze nelle strutture alberghiere.
Carlo Alessi