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Calcio | 16 agosto 2017, 07:30

Questa sera, alle 20,45, al San Paolo è Napoli – Nizza , barrage di Champions League

Nizza e Napoli hanno molto in comune: dal mare al turismo, dall’accoglienza al disincanto, oltre all’azzurro. Per gli uni è il colore delle maglie, per gli altri della Costa: comunque finisca …sarà azzurro.

Lucien Favre al San Paolo (foto del sito dell'OGC Nice)

Lucien Favre al San Paolo (foto del sito dell'OGC Nice)

E’ la “grande giornata” per l’OGC Nice, ne sono consci tutti. L’allenatore, i giocatori, i tifosi rimasti a casa che seguiranno l’incontro attraverso la televisione.

Napoli – Nizza, barrage di Champions League, è una partita importante per il Nizza, perché è un incontro giocato contro una grande squadra, una delle migliori compagini del campionato italiano, un’équipe che gioca un ottimo calcio e che, almeno sulla carta, non dovrebbe avere difficoltà a passare il turno.

Di questo sono tutti consci in casa rossonera e non se lo è nemmeno nascosto Lucien Favre nel corso della conferenza stampa della vigilia al San Paiolo di Napoli. T

utti consci, ma la pelle, se proprio si è costretti a farlo, verrà veduta a caro prezzo. L’impressione è che la squadra scenderà in campo senza pregiudizi né complessi di inferiorità, concreta e sbarazzina.

L’obiettivo che contava è stato raggiunto eliminando l’Aiax: quell’incontro ha assicurato la partecipazione ad uno dei due grandi tornei europei. Ora si tratta di fare quel di più che tutti sperano, ma che nessuno, a Nizza, ha il coraggio di pronunciare. Non si tratta di scaramanzia, ma di concretezza.

La squadra, priva di Balotelli e di Sneijder, scenderà in campo con la testa ben concentrata alla ricerca di un risultato che consenta, la prossima settimana, di giocare una partita “vera” all’Allianz Riviera.

Questa sera, alle 20,45, il fischio di inizio al San Paolo.

I tifosi del Nizza saranno davanti ai televisori: si aspettano 90 minuti di passione.

In fondo Nizza Napoli hanno molto in comune: dal mare al turismo, dall’accoglienza al disincanto, oltre all’azzurro. Per gli uni è il colore delle maglie, per gli altri della Costa: comunque finisca…sarà azzurro.

Meglio poi se con un po’ di rossonero…tanto per rompere la monotonia del monocromatico

Beppe Tassone

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