Il pallone torna a fare capolino nei campi parrocchiali, come un tempo, quando erano i sacerdoti a formare il bozzolo dei futuri calciatori e uomini (quanti campioni sono usciti dalle squadre messe in piedi da sacerdoti). Don Paolo Pozzoli (foto sotto), già cappellano delle carceri a Imperia e parroco della Sacra Famiglia, nel quartiere di Castelvecchio, con il calcio vuole strappare i ragazzini alla strada evitando che si vadano a cacciare nei guai. E’ fondatore e presidente dell’Oneglia calcio, società giovanissima che ha appena tre anni dove non giocano solo i più bravi ma anche quelli tecnicamente meno dotati, secondo il motto, "l’importante è giocare".
Dai primi 40 iscritti tre anni fa si è passati agli 85 dell’anno scorso e ai cento di quest’anno: tantissimo per un rione che rappresenta una piccola porzione di città. Il segreto è che tutti, dal presidente agli allenatori, per finire ai custodi, hanno creato le basi per far crescere un gruppo concepito come una famiglia allargata. Grazie alla popolarità che ha raggiunto il movimento e all’aumento delle iscrizioni, per la prima volta è stata formata una squadra provinciale a 11 per i ragazzi nati dal 2003 al 2005 compreso. Nello stesso tempo è stata avviata una collaborazione con le associazioni locali per diffondere il messaggio sociale. Domenica, per tutto il giorno, ci sarà una manifestazione con il gruppo di donatori di sangue della Fidas, che coinvolgerà piccoli calciatori e genitori.
Spiega don Paolo: «Una delle finalità che ci siamo proposti è stata quella dell’integrazione: tra i bambini ci sono tanti stranieri, soprattutto turchi e albanesi. Stiamo curando molto l’aspetto del fair play e dell’educazione.
Nel giugno scorso, per non lasciare i ragazzini senza un punto di riferimento d’estate, l’Oneglia calcio ha organizzato un campus di sport e cultura a Nava, presso l’Istituto dei salesiani, con una quarantina di partecipanti. Invece che la spiaggia e la Playstation con gli amici, gli iscritti hanno preferito uno stage cui alle sedute col pallone e agli esercizi fisici si sono abbinate lezioni d’inglese e francese con insegnanti madrelingua. Il progetto formativo ha trovato riscontro anche tra gli allenatori e i collaboratori, di cui 5 laureati, 4 con il patentino UEFAB, ultimoaggiunto è Vincenzo Bellomia, un mister in possesso del patentino Uefa B.
Ogni categoria per ogni fascia di età, sin dai primi calci, è accompagnata dall’istruttore qualificato e di un collaboratore che non siano assolutamente genitori. I giovani collaboratori appassionati di calcio aiutano l’istruttore nel percorso di formazione calcistico. La gestione dell’associazione è efficiente ed efficace e viene organizzata al termine di ogni stagione ed implementata ogni anno con l’aumento dei ragazzi. Attualmente la segreteria è diretta dal sig. Elio Cioria e Carlo Carrivale. Lo staff tecnico è costituto dai seguenti istruttori:
Categoria piccoli amici 2012 Elisa Grosso
Categoria primi calci 2011 Carta Vito e Doriano Bellinghieri
Categoria primi calci 2010 Stefano Mantovani ed Antonio Panizzi
Categoria primi calci 2009 Vincenzo Bellomia e Massimiliano Astori
Categoria pulcini 2008 Gaetano Moccia e Mimmo Gaetano
Categoria pulcini 2007/06 Carmine Cataldo e Prof. Antonio Mingione
Categoria giovanissimi 2003/2005: Andrea Caramello e Riccardo Caramello
Preparatore portieri: Beppe Privitera.
Vice presidente: Vito Carta
Presidente: Paolo don Pozzoli
I primi calci, inoltre, hanno a disposizione di un sopporto tecnico, oltre ai propri responsabili, che insegna tecnica di base.