Una stagione di crescita e piazzamenti quella appena conclusa dal talento dianese Niccolò Bonifazio, portacolori della Bahrain Merida.
Tra i risultati ottenuti da sottolineare i terzi posti al Santos Tour Down Under e al Baynounah Educational Complex Glenelg, ai quali va aggiunta la seconda piazza nella tappa da Beauvais a Amiens al Tour des Hauts-de-France.
Per tracciare un bilancio della sua annata e per conoscere alcuni dei suoi piani futuri abbiamo intervistato in esclusiva lo stesso Niccolò.
Bonifazio, per prima cosa un tuo bilancio della stagione appena terminata…”Quella appena terminata è stata la mia quarta stagione da professionista, penso di essere migliorato molto soprattutto negli ultimi due anni. Purtroppo ho corso solo gare del World Tour e in queste corse è molto difficile mettersi in mostra per via dell’altissimo livello. L’anno scorso avevo conquistato una tappa al Giro di Polonia, mentre in questa stagione non sono riuscito a vincere, ma ho ottenuto comunque tanti piazzamenti nei primi dieci che mi lasciano buone speranze per il prossimo anno. Nel complesso sono contento perché per la mia giovane età sono riuscito ad arrivare a un buon livello anche nel World Tour, vincere è sempre difficile l’importante è comunque stare con i primi”.
Quanto è importante correre in una squadra come la Bahrain, con compagni del calibro di Nibali? “Quella appena terminata è stata una bella stagione, ho conosciuto tante persone nuove tra personale e staff e sono contento dell’ambiente che c’è all’interno del team. Siamo una squadra con tanti corridori forti, in primis Vincenzo che ha molto carisma ed è una grande persona. Per me è stato importante correre con lui e ho imparato a stare sempre davanti al gruppo senza stress, cosa fondamentale nel ciclismo attuale”.
Quando ti vedremo impegnato in un grande Giro? “Ho già partecipato a un grande giro, purtroppo non è finita bene per via di un virus che mi ha costretto al ritiro. Stiamo programmando in questi giorni gli appuntamenti per la prossima stagione e credo che potrei fare un grande giro, forse quello d’Italia”.
Da velocista, puoi farci un tuo personale podio dei migliori sprinter del momento? “Quest’anno ho combattuto un po’ con tutti i migliori partendo da Mark Cavendish, Caleb Ewan, Peter Sagan, Fernando Gaviria, Arnaud Demare, Elia Viviani, Alexandre Kristoff, Andre Greipel, Danny Van Poppel . Penso però che la mia personale classifica sia questa: Caleb Ewan al primo posto, poi Gaviria e Cavendish”.
Il tuo sogno nel cassetto da dianese e ponentino rimane la Milano-Sanremo? “Naturalmente, tre anni fa quando arrivai quinto avevo iniziato ad allenarmi di questi periodi per essere pronto a marzo. Tra cambi di preparazione e svariate condizioni di corsa non sono riuscito a ripetermi, penso di essere sulla strada giusta per i prossimi anni”.
Un commento finale sul meritato passaggio al professionismo di tuo fratello Leonardo che correrà con la AVC Aix en Provence “Se lo merita davvero. Da tre anni provava a passare professionista senza successo, ora ha la sua occasione e deve sfruttarla al meglio. Sono molto contento per lui”.