La Liguria è sempre stata una terra dedida al rallysmo, non solo per via dei tantissimi appassionati che seguono con orgoglio questo sport ma anche per i tanti talenti sfornati.
La promessa e speranza del movimento italiano Fabio Andolfi, il fratello Fabrizio Jr, il plurititolato co driver Florean, i campioni di ieriMaurizio Ferrecchi e Fabrizio Tabaton sono soltanto alcuni dei nomi che, grazie alle loro vittorie, hanno fatto parlare in giro per il mondo della nostra Liguria. Già, proprio quella Liguria che fino a qualche stagione fa garantiva al calendario nazionale un'ampissima scelta di gare che, tra le altre cose, richiamavano anche equipaggi blasonati e stranieri.
Valli Imperiesi, Monti Savonesi, Riviera Ligure e Valli del Bormida (senza scomodare il Sanremo che nel 2003 perse la validità iridata e nel 2013 uscì dalla serie continentale, ndr) sono stati appuntamenti imperdibili e che vantavano appunto elenchi iscritti talvolta anche a tre cifre. Oggi incredibilmente non esistono più, lasciando un vuoto incolmabile nel calendario.
Per il momento rimangono in vita ancora ilSanremo (il quale anche nel 2018 farà parte del Cir), La ronde della Val Merula a inizio stagione, il Golfo dei Poeti nello spezzino e il Rally della Lanterna. Una miseria insomma.
Eppure la passione per i motori è rimasta intatta, la si percepisce ancora perchè non scordiamoci che i rally sono da sempre uno sport popolare, che ha unito e unisce tutt'oggi intere generazioni. Persone disposte a farsi kilometri su kilometri a piedi per trovare il tornate in discesa spettacolare sfidando il caldo estivo o il freddo dell'inverno solo per godersi il passaggio di un amico impegnato in gara. Oggi invece gli stessi amici sono costretti ad "emigrare" in altre regioni se vogliono imbastire una stagione, seppur dilettantistica.
Quali sono i motivi? Perchè in Liguria i rally stanno scomparendo?
Non nascondiamoci dietro ad un dito, il fattore economico è molto probabilmente il più incisivo perchè l'allestimento di una gara richiede grosse cifre. Eppure in Piemonte si corre tutto l'anno nonostante ciò, molto spesso con elenchi da oltre 110 (!) equipaggi. Addirittura, ne nascono o rinascono (nel caso dell'Alba o del Grappolo, ndr).
E' chiaro che qualcosa nel corso degli anni noi liguri dovremmo aver sbagliato, qualche valutazione del caso oppure una scelta errata di una prova speciale piuttosto di un'altra che ha spinto un pilota a correre altrove, che ne so. Ma tutto questo è un peccato, perchè abbiamo strade che ci invidia chiunque, basti pensare al Colle del Melogno per esempio, teatro di test delle squadre ufficiali Skoda Audi Peugeot ma anche Lancia e Ford nel passato recentissimo.
Questo potrebbe sembrare in qualche modo uno dei più classici articoli polemici, in realtà è un leggero sfogo di un appassionato che ha fatto dei rally una scelta di vita, perchè alla fine questo sport va definito così.
Una cosa però è certa: i rally smuovono sempre tantissima gente, anche quelli minori non appartenenti a trofei o campionati. Morendo essi, ne risente certamente anche l'economia dei paesi che li hanno ospitati perchè bar, alberghi e ristoranti non "girano".
E allora,mi piacerebbe e ci piacerebbe che chi di dovere pensi ogni tanto a queste parole. Pensi a dare una mano anche a chi organizza i rally, perchè potrebbero rivelarsi una miniera d'oro per tutti e chi lo sa, magari fare ritornare proprio in liguria il Mondiale o l'Europeo.
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