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Calcio | 01 dicembre 2017, 18:11

Calcio. Alla scoperta di mister Fabrizio Piccareta, eroe dell'Inter Turku: "Io, la Finlandia e il mio sogno. Vi svelo tutto"

Intervista esclusiva con l'ex centrocampista di Imperia e Sanremese protagonista nel massimo campionato finlandese, la Veikkausliiga: "Ho firmato il rinnovo contrattuale"

Fabrizio Piccareta, ex centrocampista di Imperia e Sanremese, attuale allenatore dell'Inter Turku nella massima divisione finlandese

Fabrizio Piccareta, ex centrocampista di Imperia e Sanremese, attuale allenatore dell'Inter Turku nella massima divisione finlandese

Il premio è il rinnovo contrattuale, dopo tre mesi importanti che hanno sancito la salvezza dell'Inter Turku. Il protagonista in questione è Fabrizio Piccareta, mister ed ex centrocampista di Imperia e Sanremese, che dal mese di agosto ha preso in mano la compagine finlandese e l'ha condotta alla permanenza nella Veikkausliiga, il massimo campionato nazionale. 

Noi di rivierasport.it abbiamo raggiunto in esclusiva il tecnico italiano che ci ha parlato in generale di questa sua esperienza con l'esclusiva che proseguirà anche nella prossima stagione, oltre alle differenze dal calcio italiano a quello finlandese, il sentito derby che arriverà contro il TPS e il proprio sogno da allenatore.

 

Mister Fabrizio Piccareta, ex centrocampista da calciatore di Imperia e Sanremese e ora allenatore nella massima serie in Finlandia: cosa le lascia l'esperienza di quest'anno all'Inter Turku? "L'esperienza della stagione passata è stata in generale positiva sebbene piuttosto complicata in quanto sono arrivato qui come vice allenatore per ritrovarmi ad agosto con la responsabilità diretta della squadra. Non è mai facile subentrare e ancor meno lo è farlo in in gruppo che fino al giorno prima non ti "percepisce" come riferimento principale. In un attimo le dinamiche cambiano e, devo dire, la professionalità dei calciatori è stata assoluta. A questo si aggiunge l'ottimo rapporto che avevo instaurato con ognuno di loro.

Sebbene alla fine il piazzamento finale non è stato in linea con le aspettative, i vertici del club hanno riconosciuto che il lavoro che ho svolto nei tre mesi in carica è stato positivo e per questo motivo ho firmato il rinnovo contrattuale. Insieme al club abbiamo deciso che per la prossima stagione punteremo su un rinnovamento deciso della rosa, dando molto più spazio a giovani calciatori finlandesi arricchendo poi la squadra con quegli innesti stranieri che possano realmente portare esperienza ed aggiungere qualità ad un gruppo che dovrà fare della corsa e della determinazione le proprie armi principali".

 

A livello calcistico quali differenze ci sono dal calcio italiano a quello finlandese? "Le differenze tra il calcio finlandese e quello italiano sono principalmente legate al minor interesse che il nostro sport riveste nella vita delle persone. Per questo motivo qui c'è minor pressione sia dai media che dai tifosi. Questo non vuol dire, però, che il calcio non sia seguito, tutt'altro. Se poi devo parlare di livello tecnico, ho molto rivalutato la mia percezione del calcio finlandese dopo aver assistito di recente ad un paio di partite del campionato italiano di serie B. Credo che, ora come ora, almeno 7/8 squadre della Veikkausliiga potrebbero tranquillamente assestarsi nella B italiana nella "parte sinistra" della classifica.

Ci sono giovani di grande talento che, a mio avviso, potrebbero essere ottimi 'colpi' per qualche club italiano. Non cito nessuno dei miei per non fare torto ad altri ma, in altri club, giocatori come Stavitski del Rops, Dahlstrom dell'HJK o Kaan Kairinen (che gioca in Danimarca) sono talenti che prima o dopo arriveranno in club europei importanti".

 

E il prossimo anno c'è l'atteso derby contro il TPS Turku neopromosso: "Il derby della prossima stagione contro il TPS è molto sentito e già ora la gente ne parla in città. Sarà l'occasione per rivedere lo stadio pieno (circa 8.000 posti) e, personalmente, sono molto stimolato da questa sfida. Oltretutto è uscito il calendario ed il derby con il TPS coincide con la nostra prima partita casalinga. Vincerla significherebbe molto per incanalare la stagione sui giusti binari".

 

Ci svela il suo sogno da allenatore? "Il mio sogno di allenatore si chiama "stabilità". Quando ho iniziato ad allenare avevo, come tutti, l'ambizione di farne una professione ma mai mi sarei aspettato che il mio sogno si sarebbe realizzato addirittura arrivando a sedermi sulle panchine della Premier League. Ora, a 52 anni compiuti, lavoro con l'obbiettivo di ritagliarmi uno spazio importante che mi permetta di vivere della mia passione come faccio da molti anni ormai. Se sarà qui in Finlandia, in Italia o da qualche altra parte del mondo, lo vedremo". 

Riccardo Aprosio

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