E' un Alessandro Palladino a tutto spiano quello che abbiamo intervistato, tre giorni dopo la pesate sconfitta per 0-2 del suo Sanremo 80 sul campo del Camporosso (sua ex squadra nella prima parte di questa stagione), dove non sono bastate le sue parate a salvare una situazione che sembra molto difficile per i matuziani.
"Non riusciamo ad uscire da questa crisi - commenta l'estremo difensore - e domenica abbiamo perso meritatamente contro un avversario più grintoso: un peccato perché loro non avevano un portiere di ruolo". Parole chiare del numero 1 dei sanremesi, una crisi che sembra proprio non voler smettere e con un mister Claudio Pignotti che prova a fare miracoli senza riuscirci.
Sul tecnico, zero punti in 270 minuti di gioco, Palladino ha le idee chiare: "Pignotti? L'allenatore per quanto mi riguarda ha piena fiducia - sottolinea il numero 1 - anche perché non ha la bacchetta magica. Bisogna lavorare tanto per raggiungere i risultati perché siamo noi ad andare in campo".
Il caso Diego Celea - Il portiere torna sulla squalifica a Diego Celea, suo ex compagno di squadra al Camporosso, per frasi razziste contro un giocatore del Quiliano & Valleggia, stessa squadra con cui proprio l'attuale estremo difensore del Sanremo 80 l'anno scorso ha avuto non pochi problemi:
"Diego è un bravo ragazzo e sono sicuro che le frasi uscite sono dovute ad una cosa istintiva: chi dirige la gara dovrebbe valutare tutto è non solo una frase. Ci sono passato l'anno scorso contro lo stesso individuo che per di più mi ha lasciato 4 punti in pieno volto - sottolinea Palladino - e posso assicurare che è un provocatore ed è il primo che insulta, non a caso ci sono stati problemi con il Don Bosco Valle Intemelia, Dianese & Golfo e Camporosso".