- 26 febbraio 2018, 08:39

Union Riviera Rugby dai due volti a Torino: sfiora il colpaccio ma alla fine perde per un punto

Union Riviera Rugby dai due volti a Torino: sfiora il colpaccio ma alla fine perde per un punto

C’è voluta una settimana per metabolizzare una sconfitta beffarda. La Union Riviera Rugby sfiora al colpaccio a Torino, cercando di mantenere la prima posizione in un girone di consolazione che ora sta un po’ stretto. Si parte con le migliori intenzioni, anche se manca una lampadina molto efficace nel gioco, Alessandro Castaldo, mediano di apertura che ha costituito una valida spina dorsale per la Union in questo sprazzo stagionale. Non il caso vuole che il popolare “Casta” sia uno e trino e debba seguire la sua under 18 in un delicato impegno casalingo.

La Union però ritrova Roggero: “Invisibile” può essere davvero un uomo in più da ora in avanti e uno dei rinnovati cardini su cui imperniare un gruppo in cui inserire interessanti figure dalle giovanili. A Torino l’accoglienza è quella piemontese classica: freddo non certo rivierasco ed avversari concentrati. Molto. La Union vive quell’inizio partita tipico delle squadre liguri occidentali, in qualsiasi disciplina. Non è facile entrare in partita e quindi subisce subito una meta. Meno male che c’è una reazione immediata e si pareggia: il merito è di Bellifiori, che va a stoppare un calcio dell’apertura avversaria destinato a miglior sorte. Bellifiori è ormai un giocatore maturo, capace di fornire prestazioni standard di livello, operando silente ed efficace. Il primo tempo però non dice bene ai corsari, che sono sotto di ben 20 punti. La pausa porta consiglio. La riorganizzazione e una rinnovata convinzione, con il sapiente insieme tra senatori e nuove leve, unita ad una preparazione atletica che alla fine viene fuori, fanno sì che la Union di presenti in versione dottor Jeckill e non mister Hyde. E quindi piovono segnature, tra cui quelle di un Vazio davvero responsabilizzato in questo campionato e di un Barbotto che è sempre di altra categoria.

Torino ha finito la benzina, va detto, però è anche vero che non ha abbassato la guardia. Anzi, la battaglia è stata feroce. Pecca della Union è sicuramente la poca disciplina. Una questione che dipende da molti fattori, compresa la lettura della partita da parte arbitrale nonché dall’effettiva aggressività degli avversari. Il fallo può essere anche di tipo “professionale”, non gratuito. Fatto sta che l’apparente mite Ceccon si è caricato di due cartellini gialli e uno è toccato all’ancor più mite Calzia, giocatore di fatto elegante. In finale è amaro, dispiace perdere di un solo punto. E però c’è voglia di riscatto e soprattutto di registrare l’atteggiamento mentale. In classica la Union è sempre prima, i punti di bonus hanno una loro funzione. Però alle spalle Torino, San Mauro e Stade Valdotain sono in agguato. Il primo deve scendere in Liguria, il secondo è un avversario ostico, il terzo, battuto ad Imperia, attende le lunghe trasferte avversarie. L’appuntamento futuro è casalingo, con un Rivoli che si spera ammaliato dalle bellezze della Riviera e già incontrato nelle precedenti stagioni, ma in girone promozione. È da vedere dunque come i piemontesi siano stati rinnovati o se davvero si è innalzata l’asticella in C1 nazionale. Ci si vede quindi al “Pino Valle” di Imperia domenica 4 marzo.

SERIE C1 II FASE GIRONE 4 (III GG. ANDATA)
San Mauro – Cffs Cogoleto 69/10
ITINERA CUS Torino – Union Riviera  27/26
Stade Valdotain – Rivoli  22/19

CLASSIFICA: Union Riviera punti 12, CUS Torino, Stade Valdotain e San Mauro 10, Rivoli 6, Cffs Cogoleto 0.

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