- 22 marzo 2018, 12:10

Pallanuoto, Serie C maschile. Rari Nantes Imperia, è un capitan Rocchi protagonista. Il suo messaggio "Questo sport ad Imperia è ancora vivo"

Il leader dei giallorossi goleador contro i'Andrea Doria

Filippo Rocchi, capitano della Rari Nantes Imperia

Filippo Rocchi, capitano della Rari Nantes Imperia

La Rari Nantes Imperia targata Serie C maschile sta disputando un campionato molto importante, dopo la turbolenta estate a livello societario. I ragazzi di coach Pisano sono in testa alla classifica e si stanno dimostrando pronti al salto di categoria dopo una sola annata.

Capitano protagonista - Uno degli assoluti protagonisti in terra genovese contro l'Andrea Doria, è stato il capitano Filippo Rocchi, autore di uno strepitoso poker personale: noi di rivierasport.it abbiamo intervistato il giallorosso.

 

Capitan Rocchi, sabato avete realizzato un'importante e bella vittoria: dove poitete arrivare quest'anno? "Sabato è arrivata una vittoria importante contro una delle squadre destinate alle prime posizioni in classifica. Un successo sudato più del dovuto per la precoce espulsione del nostro capocannoniere Andrea Somà uscito nel 2° quarto. La squadra è rimasta compatta e ognuno ha svolto il proprio compito in maniera esemplare a iniziare dai più giovani neo componenti della rosa".

Hai segnato un grandissimo poker: hai una dedica speciale? "Devo dire che quattro reti poche volte mi sono capitate. La prima è per mia figlia Emma che proprio alla mattina mi chiese di segnare, quindi per forza sua di diritto a lei. Anche per la mia compagna Giada che mi spalleggia e mi carica sugli spalti o da casa in ogni partita che ho giocato da quando la conosco ad oggi. L'ultima non la dedico a nessuno, ma vorrei che venga considerata come segno di presenza, a dar conferma a Imperia, alla Liguria, a tutta Italia che alla Felice Cascione la pallanuoto in tutti i settori è ancora viva e non vuole che tutti i sacrifici fatti da chi è rimasto, da chi ha intrapreso nuovi percorsi, da chi è stato solo di passaggio, in questi anni, nel mio caso 20 anni. Non vogliamo che questi anni vengano dimenticati, ma soprattutto non siano stati fatti a vuoto".

Ti senti il leader di questo spogliatoio? "Spero di esserlo e gli occhi del miei compagni prima della partita me lo fanno pensare".

Alberto Ponte

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