- 22 maggio 2018, 09:21

Ospedaletti: nel secondo fine settimana di giugno torna il ‘Gran Trofeo di Sanremo - Circuito di Ospedaletti’

Verrà riproposto il connubio tra passato e presente motociclistico, inaugurato con successo alla passata edizione (2016), insieme a molte novità. La principale è la partecipazione di una selezione di prestigiose auto da corsa antecedenti al 1952.

Ospedaletti: nel secondo fine settimana di giugno torna il ‘Gran Trofeo di Sanremo - Circuito di Ospedaletti’

Nel secondo fine settimana di giugno, ad Ospedaletti, verrà servito un gustoso ‘cocktail’ per gli appassionati di motori. In passato la cittadina ha ospitato delle gare di livello internazionale per auto (sino al 1952) e moto (sino al 1972).

Ora celebra il settantesimo del circuito in occasione della sesta edizione della Rievocazione del ‘Gran Trofeo di Sanremo - Circuito di Ospedaletti’ che, quindi, sarà un evento davvero speciale. Verrà riproposto il connubio tra passato e presente motociclistico, inaugurato con successo alla passata edizione (2016), insieme a molte novità. La principale è la partecipazione di una selezione di prestigiose auto da corsa antecedenti al 1952. Altre novità attengono alla durata della manifestazione, che passa da due a tre giornate (da venerdì 8 a domenica 10 giugno) e, conseguentemente, all’aumento degli eventi collaterali.

Come il concerto della Big Band “Jazzissimo” dell’Accademia Rainier III di Monaco (sabato 9 giugno in piazza IV Novembre, alle 21:30), all’assegnazione di 3 ambiti riconoscimenti in occasione del talk show all’Auditorium comunale (il premio “Farneti“, il premio “Patrignani” ed il premio “Moto Club Valle Argentina – memorial ‘Mandracci’) ed al concorso di pittura presso la Biblioteca comunale (dedicato al circuito, ai suoi mezzi ed ai suoi personaggi, di ieri e di oggi).

È confermata la presenza di splendide moto da corsa, d’epoca e recenti, guidate da campioni di ieri e di oggi o dagli stessi collezionisti che le hanno conservate. Tra gli altri meritano menzione Vittorio Mondani, Romano Colombo, Giuseppe Sandroni, Paolo e Carlo Elly. Un plauso va anche ai Club che, per l’occasione, hanno chiamato a raccolta piloti e collezionisti, in particolare a Massimo Lazzaro per il “Veteran Car Club Torino”, ad Andrè Mazzoni per il “Motos et Scooters Anciens de Roquebrune Cap Martin” (Francia), a Maurizio Agosto per “Gli Amici Vecchie Moto di Sommariva Bosco”, a Luisa Canavese per il “Centauro Forno-Milani” ed i gruppi degli ex piloti Roberto Gallina, Esteban Fullana Estela (Spagna) e Peter Balaz (Slovacchia).

Alla Rievocazione vedremo i campioni del mondo Freddie Spencer (3 titoli), Carlos Lavado (2 titoli), Carlos Checa (1 titolo), Paolo Casoli (1 titolo), Raymond Roche (1 titolo), Pierpaolo Bianchi (3 titoli) ed Eugenio Lazzarini (3 titoli). Ma anche i vice campioni del mondo Regis Laconi e Gianfranco Bonera, i campioni europei Pietro Giugler, Italo Piana e Francesco Curinga, nonché i veterani Benedicto Caldarella, Vittorio Zito, Remo Venturi e Francesco Villa. Tra i campioni italiani delle diverse specialità segnaliamo Pier Aldo Cipriani, Adolfo Giacchino, Piercarlo Borri, Roberto Gallina e Sergio Pannuzzi, ma è impossibile citare un ad uno i campioni dei diversi stati ed i piloti che hanno preso parte ad un campionato del mondo, europeo e/o nazionale, in alcuni casi meritando pure il titolo mancato.

Le moto sono protagoniste al pari dei piloti e non possiamo focalizzare l’attenzione su alcune di esse in particolare, senza far contestualmente torto ai proprietari delle altre. Tra le classiche, consigliamo di vedere perlomeno le MV Agusta iridate, le italiane ed inglesi vincenti negli anni antecedenti (Guzzi, Gilera, Benelli e Norton) e le giapponesi venute dopo (Yamaha, Honda), ma si tratta di una raccomandazione scontata. Quanto alle moto moderne che l’attenzione sarà incentrata sulle Superbike Ducati e Bmw. È certo che ogni appassionato troverà la sua moto preferita, insieme a moto che neppure conosceva.

L’auspicio degli organizzatori è che qualche giovane, magari attratto da moto e piloti a lui conosciuti, possa diventare un collezionista e così iniziare a contribuire, anche in piccolo, alla conservazione del patrimonio motoristico, diversamente destinato, purtroppo, a scomparire. Ospedaletti è anche questo.

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