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In Breve

| 11 luglio 2018, 12:50

Pallanuoto, ESCLUSIVA. La storia di Carla Carrega, da Imperia agli Stati Uniti con successo: "Mi sono trovata al posto giusto nel momento giusto. Gorlero e Emmolo? Le ho sempre ammirate"

A tu per tu con l'attaccante 23enne imperiese che in questa stagione ha difeso i colori dell'University of California Berkeley negli States

L'attaccante imperiese Carla Carrega: da Imperia agli Stati Uniti con successo

L'attaccante imperiese Carla Carrega: da Imperia agli Stati Uniti con successo

La pallanuotista imperiese  Carla Carrega dopo l'esperienza alla Mediterranea, ha scelto di proseguire la sua carriera agonistica negli Stati Uniti. In questa stagione, l'attaccante 23enne, ha giocato nell'University of California Berkeley, detta anche Cal. Golden Bears. Abbiamo raggiunto ai nostri microfoni di rivierasport.it in esclusiva la Carrega che ci racconta il suo percorso da Imperia agli States.

 

Carla Carrga, da dove nasce la tua scelta di andare a giocare a pallanuoto in America? "La mia decisione di studiare e giocare a pallanuoto in America è stata presa in modo molto inaspettato. Mi sono trovata al posto giusto nel momento giusto. Il mio quinto anno di liceo si è presentata un'opportunità che non potevo farmi sfuggire, dopo essere stata messa in contatto con allenatori di diverse squadre di college Californiani mi fu offerta una borsa di studio dall'Università della California UC Berkeley. Accettando ho avuto la possibilità di giocare a pallanuoto con le giocatrice più forti del mondo (campionesse Olimpiche in carica) e di studiare in una delle università pubbliche più prestigiose al mondo"

Com'è il movimento pallanuotistico in America? "La pallanuoto è uno sport molto popolare nello stato della California, ma gli sport più conosciuti e seguiti negli Stati Uniti sono Basket, Football e Baseball. La pallanuoto non è considerato uno sport professionistico, ma è uno sport universitario dove, per regole NCAA si può competere solo per quattro stagioni. Post-college esistono dei club sportivi come l'Olympic Club di San Francisco o il New York Athletic Club dove ex atleti universitari e nazionali si rincontrano per giocare qualche partita insieme per hobby".

Hai del rammarico per non essere ancora nel giro del Setterosa? "Penso che il sogno di ogni atleta che giochi a livello professionistico sia di far parte della nazionale, e di avere la possibilità di partecipare a competizioni internazionali come Europei, Mondiali ed Olimpiadi. Ogni scelta ha delle conseguenze e la mia mi ha portato ad allontanarmi involontariamente dall'ambiente pallanuotistico Italiano, considerato che vivo in California per undici mesi all'anno".

Le tue prestazioni vanno a migliorarsi: a chi vuoi dedicare questo tuo momento? "Alla mia famiglia, mi sono stati vicini e mi hanno sostenuta nella mia scelta di partire e di allontanarmi da casa. Per mia mamma non è stato facile lasciarmi partire ed io ho sofferto molto la lontananza, ma è stata forte e mi ha incoraggiato a fare le mie scelte". 

Hai ricevuto qualche offerta importante da Italia o Europa? "Ho ricevuto qualche proposta ma ho ancora un anno di studi prima di poter conseguire la laurea a Berkeley, quindi per ora non ho ancora preso nessuna decisione".

Capitolo Rari Nantes Imperia: quanta delusione hai per quello che è successo a livello societario? "Non la chiamerei delusione, direi piuttosto dispiacere. 

Mi è dispiaciuto molto che la Rari abbia trascorso momenti difficili negli ultimi anni. Sono cresciuta in Rari Nantes, mio papà e mio fratello hanno giocato a pallanuoto, mia mamma lavora in piscina, è il luogo dove ho conosciuto tutti i miei amici, mi reputo molto fortunata ad essere cresciuta in questo ambiente. La pallanuoto imperiese e questa società hanno dato tante opportunità a me ed altre atlete/i  e penso che abbiano ancora tanto da dare". 

Regali un parere su Giulia Gorlero e Giulia Emmolo, due atlete di spicco e di Imperia? "Penso che Giulia Gorlero e Giulia Emmolo siano state le prime atlete di spicco della Rari Nantes Imperia. Hanno trascinato la squadra ad essere promossa prima in Serie A, e poi alla conquista di titoli europei e ad uno scudetto. Ho sempre ammirato il loro impegno ed amore per la pallanuoto".

Cosa ti senti di consigliare a tutte le piccole pallanuotiste che vogliono arrivare ai tuoi livelli? "Consiglio di sognare tanto, di essere diligenti e soprattutto di allenarsi duramente e auguro a di avere fortuna. La pallanuoto è uno sport faticoso, ma se ci si allena duramente e lo si fa con passione, i risultati non tardano ad arrivare".

In conclusione Carla Carrega lasca un saluto a tutti i nostri lettori: "Ciao a tutti i lettori di rivierasport.it, vi auguro una meravigliosa estate".

Riccardo Aprosio

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