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Calcio | 17 ottobre 2018, 18:21

Calcio, Eccellenza. Ventimiglia, grande ritorno da titolare per capitan Principato: "Quando ho toccato il mio primo pallone è stata un'emozione"

Il centrocampista a 40 anni ha superato un brutto infortunio al ginocchio senza mai mollare

Daniele Principato, capitano del Ventimiglia

Daniele Principato, capitano del Ventimiglia

Il Ventimiglia sta dando una grande continuità ai propri risultati e la squadra allenata da mister Soncin non ha ancora perso in Eccellenza. Tutto questo frutto di un gruppo ben amalgamato che sa anche soffrire insieme ed è pronto a dare battaglia nella trasferta sul campo della quotata Rivarolese domenica prossima.

Cuore di capitano. Al centro della mediana contro l'Angelo Baiardo è tornato titolare dopo molto tempo, il capitano granata Daniele Principato che ha disputato una super partita (è stato inserito nella nostra TOP 11 settimanale), dopo il brutto infortunio al ginocchio superato a 40 anni: ecco cosa ha rilevato a rivierasport.it

 

Capitan Daniele Principato, sei tornato in campo da titolare dopo tanti tempo domenica: cosa hai pensato quando hai toccato il primo pallone? "Quando ho toccato il mio primo pallone è stata un'emozione, perchè finalmente ritornavo a fare quello che mi piace dopo tanta fisioterapia e sacrificio: giocare a calcio".

Sei stato fuori tanto ma ti sei rialzato: qual'è il tuo segreto? "Il mio segreto è quello di lavorare tanto, ma in particolare la mia Famiglia, soprattutto mia moglie che mi ha aiutato tantissimo nel recupero: ho lavorato molte ore al giorno per parecchi mesi. La forza me l'ha data anche questa società con il Presidente e il Direttore Sportivo Veneziano che mi hanno fatto sentire ancora un ragazzino, non facendomi perdere la voglia di continuare a giocare".

Cosa puoi dare con la tua esperienza a questo gruppo? "A me piace molto usare la mia esperienza parlando con i ragazzi giovani, far capire loro come devono andare le cose. Per loro è difficile, però mi impegno a fagli capire a quello che devono fare e come si devono comportare. Il calcio come tutto è sacrificio: chi capisce prima il sacrificio e il lavoro arriva fino in fondo". 

Uno sguardo a domenica prossima: la Rivarolese è una missione impossibile? "La Rivarolese? Domenica abbiamo questa grande partita. Sappiamo che è una squadra importante, la rispettiamo molto, ma niente è impossibile. La squadra sta bene e possiamo fare risultato, anche se sappiamo la loro forza e quanto sarà dura".

 

Riccardo Aprosio

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