- 13 gennaio 2020, 08:50

Rugby, Serie C1. Union Riviera superato dal Cus Pavia ma gli imperiesi non sfigurano

Al 'Pino Valle' passano i lombardi

Rugby, Serie C1. Union Riviera superato dal Cus Pavia ma gli imperiesi non sfigurano

Prima partita dell’anno e del decennio targato “20” per il rugby in provincia di Imperia. Un rugby alla ricerca di rilancio nel contesto della C1 nazionale e che lo sta facendo nella ricerca di alchimia tra vecchia guardia e giovani del vivaio.

Mancano ancora tasselli e numeri, ma si stanno ponendo alcuni punti fermi. Per questo la franchigia provinciale sta seminando, mentre al momento il raccolto è di altri. È il caso del CUS Pavia, squadra che ha lavorato bene con un bel bacino di giovani e ha limato l’inesperienza proponendosi come compagine o, meglio, gruppo ben affiatato ed assortito, omogeneo, più collettivo che individualità di spicco. Sono in testa alla classifica di gruppo, almeno fino ai recuperi del Savona. E si vede.

Pavia scende in Riviera con un buon seguito, segno che il sole ligure premia sempre e il rugby va considerato, a livello locale, come uno dei tanti veicoli turistici di rilievo. I gialloblu vogliono portare a casa la vittoria con punto di bonus e si impegnano al massimo per ottenere l’intera posta.

Di fronte la Union gioca con un piano concertato, legato anche alle alternative in prima linea, dove rientra Violi, gioca subito Ascheri, per poi lasciare posto a Barbotto e Trezza. I cambi sono utili e necessari, anche perché la Union deve giocare un primo tempo di pura sofferenza, in difesa costante, con poche possibilità di uscire dalla propria metà campo.

La questione si complica da subito, poi, dato che il “Pino Valle” è molto largo e sarebbe utile al gioco manovrato della giovane Union, ma lo è altrettanto per le veloci mani dei tre quarti pavesi. E si giocherà sempre in 14, perché dopo cinque minuti si accende una rissa in cui, di provocazione in provocazione, ne fanno le spese un giocatore per parte.

Per la Union c’è l’espulsione di Vazio. Terza centro che può partecipare da par suo alla manovra. Tegola non da poco. Pazienza, i ragazzi di Ardoino, seguiti sul campo anche da Perrone e Zorniotti, lavorano ad arginare, ma non possono impedire le segnature di Mombelli, Amicucci e Ferrari. Il sole in faccia, basso e limpido, non giova ai calciatori della Union, i raggruppamenti ordinati reggono quanto possono, ma è tutto molto difficile.

Cambi annunciati tra primo e secondo tempo e la vecchia guardia suona la carica, con il rientrante Pozzati che calcia a scavalcare per Gabaglio che schiaccia in meta, trasformata da Marasco. 7 a 17 e partita sostanzialmente giocabile a livello di punteggio. Il ritmo è costantemente alto e l’arbitro Torazza avrà il suo daffare per calmare i bollenti spiriti, soprattutto nel finale. Pavia reagisce alla segnatura dei padroni di casa procurandosi una mischia con introduzione a favore sui cinque metri avversari.

La il pack della Union regge, ma l’asse ruota alquanto. Ne esce il terza centro Repossi che serve il mediano di mischia Giglio, molto reattivo. Partita ormai abbastanza chiusa per i corsari. Entra Ferrua per Maggioli, la Union prova a schiacciare gli avversari nella loro metà campo. I calci di liberazione propongono touches non sempre ben eseguite dalla squadra casalinga e la maul avanzante dei pavesi è ben organizzata.

Esce anche capitan Novaro per Jacopo Calzia e più tardi Castaldo, sofferente alla caviglia, spostato già dalla posizione di estremo a quella classica di mediano di mischia, sostituito da Landini. La partita traccheggia, ma l’inerzia è ancora per gli ospiti, che muovono palla molto bene dal fronte destro al fronte sinistro. E quando hanno una superiorità numerica con il pilone casalingo Franzi, come al solito generosissimo nell’inseguire, è meta, questa volta di Onuigbo. Il gioco nel finale risulta piuttosto sporco e complesso. Non ci sono azioni disciplinari degne di nota, peraltro e il tutto si conclude senza danni.

Pavia porta a casa l’intera posta, senza debordare come forse avrebbe pensato dopo l’andata. E comunque giocando con una squadra basata su giocatori delle classi dal 1997 al 2000. La Union lavora sui suoi giocatori più giovani, fino al 2002 Raineri, ala molto positiva, tenuti a chioccia dai senatori. Da segnalare le prestazioni di sacrificio di Archimede e di Damiano, al sospirato rientro ed autore di un numero elevatissimo di placcaggi, degno di categoria superiore. 

Punteggio finale dunque di 7 per la Union e 27 per il Pavia. Recuperi a parte, per la Union si lavorerà a costruire esperienza nel girone volto ad evitare la retrocessione, con discrete possibilità di riuscita nell’impresa.

Union Riviera Rugby in campo con: Ascheri, Violi, Franzi; Novaro, Bellifiori; Damiano, Vazio, Maggioli; Marasco, Ardoino, Raineri, Archimede, Gabaglio, Borzone, Castaldo. A disposizione: Barbotto, Trezza, Ferrua, Calzia, Landini, Pozzati, Gandolfo.

Cus Pavia in campo con: Blasigh, Corbascio, Zambianchi; Inama, Speranza; Mombelli, Repossi, Caselli; Giglio, Della Giustina, Anzoli, Amicucci, Ferrari Trecate, Nicolato, Brandani; a disposizione: Tavaroli, Zucchetti, Bianchi, Onuigbo, Chiudinelli, Ravizza, Caserini.

SERIE C/1 GIRONE  D POULE  2 (IV GIORNATA/RITORNO)

Union Riviera – FEDERGARI CUS Pavia  7/27

Cadetti Recco – Amatori Genova   0/74

Savona in sosta programmata

CLASSIFICA: CUS Pavia punti  29, Savona (**)  22, Amatori Genova (**)  15, Union Riviera (*)  9, Pro Recco/B  (*)  punti  0.

Redazione

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