"Io e l'Ospedaletti? Come due fidanzati che sono andati a convivere senza mai amarsi".
A parlare a Rivierasport.it è mister Alan Carlet, l'uomo più chiacchierato del momento visto gli accostamenti con Imperia e Dianese&Golfo, che dopo aver ricevuto un premio importante spezza il silenzio e parla della separazione con l'Ospedaletti Calcio dopo il storico salto in Eccellenza.
Mister Carlet, ci sveli da cosa è nata questa separazione con l'Ospedaletti? "Sinceramente non ho mai avuto problemi con nessuno della società, la problematica è stata che io alla fine non ho neanche parlato con loro. Nell'ultimo periodo si respirava un'aria strana, pensavo di meritare almeno una chiacchierata con la dirigenza, invece mi è stata comunicata solo la decisione del mio allontanamento. L'unico dialogo è stato con il Presidente Barbagallo".
Un campionato vinto al primo colpo che non era programmato: "All'Ospedaletti sono stato bene, abbiamo fatto un percorso straordinario con i ragazzi dove è stato vinto un campionato di Promozione e regalato alla piazza l'Eccellenza per la prima volta nella loro storia: dei meriti ce l'hanno loro, ma dei meriti ce li abbiamo anche io e il mio staff".
Hai del rammarico per questa scelta? "Il mio pensiero è che se hai un allenatore vincente e a fine anno ti separi è una sconfitta sia per il tecnico stesso che per la società. Solo io, Teti e Minori sappiamo ma ce lo teniamo per noi".
Il tuo lavoro è stato valorizzato con un importante premio all'Almanacco del Calcio Ligure qualche sera fa: hai una dedica speciale? "Il premio che ho ricevuto lo voglio dedicare a Teti, Lamberti, Minori, Facciolo, alla squadra e a chi mi è stato vicino".
Si chiude così il rapporto tra Carlet e l'Ospedaletti Calcio: "Siamo stati come due fidanzati che sono andati a convivere senza mai amarsi".